Si è concluso il 31 dicembre 2023 “ATER vs HATERS” il Progetto del Forum Terzo Settore Lazio, finanziato dall’ 8perMille della Chiesa Valdese, per il contrasto all’hate speech e al cyberbullismo.
I contenuti veicolati in Rete, offensivi e violenti, rientrano nella categoria denominata hate speech; l’hate speech è quell’ insieme di parole e discorsi che hanno come fine la diffusione dell’odio nei confronti di una persona o di un gruppo, in base ad alcune caratteristiche come l’etnia, l’orientamento sessuale, l’appartenenza ad una religione. Dai dati pubblicati nel IV rapporto “Mappa dell’intolleranza” (Osservatorio italiano dei diritti, Università degli Studi di Milano, Università La Sapienza), Roma è maglia nera in riferimento all’hate speech: su 18,284 tweet esaminati nel periodo marzo-maggio 2019, infatti, oltre il 70% racchiudono messaggi di incitamento all’odio nei confronti di migranti, donne, islamici, ebrei, disabili e persone LGBT.
Da queste premesse è nato Ater vs Haters, un progetto di contrasto al cyberbullismo e ai fenomeni di odio in rete. Avviato nel febbraio del 2022, Ater vs Haters ha concentrato le proprie attività nei quartieri periferici di Roma in cui sono presenti molti edifici popolari gestiti da Ater (come ad esempio Tufello, Tor Bella Monaca, Garbatella, Ostia, Trullo) e dove, secondo l’Indagine sui giovani romani pubblicata a novembre 2019 dall’Assessorato allo Sport – Politiche Giovanili, la partecipazione civica e sociale è più bassa rispetto alla media; il disagio sociale e la crisi economica – pandemica e post pandemica – hanno causato, in questi territori, l’aggravarsi di condizioni marginalità e precarietà socioeconomica, terreno fertile per la diffusione dell’hate speech e del cyberbullismo, di cui sono vittime i cittadini più vulnerabili per condizioni economiche, religiose, di orientamento/identità sessuale, ma anche anziani, disabili, migranti.
Il progetto, attraverso l’attivazione di Sportelli itineranti, Sale virtuali di “buon vicinato”, ha promosso attività formative – educative, accompagnando i partecipanti in percorsi di inclusione sociale, lavorativa e di virtuosismo civico, discutendo di stereotipi, pregiudizi, e sviluppando best practice, replicabili in altri contesti cittadini. Le comunità che hanno partecipato agli incontri e a tutte le attività proposte hanno costruito insieme a noi un bellissimo percorso di analisi del fenomeno, consapevolezza, pensiero critico, condivisione di esperienze ed emozioni, e di studio del linguaggio come strumento per negare o promuovere i diritti degli altri, per riconoscere e contrastare i discorsi di odio, con l’obiettivo di diffondere pratiche di solidarietà, di rispetto, e sviluppare narrazioni alternative positive.
Ringraziamo le reti del Forum che ci hanno supportato per rendere possibile la realizzazione di questo progetto, nonostante le grandi difficoltà dovute anche alle restrizioni sociali causate dalla pandemia, e a tutte e tutti i partecipanti, che hanno messo al centro di ogni attività le proprie storie, i propri vissuti anche dolorosi, e la volontà di partecipare per sostenerci in questa battaglia contro l’odio in rete.
Interviste:
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