Amministrative a Roma. “Il prossimo assessore al Bilancio? Deve venire dal terzo settore”
Riprendiamo l’articolo dal Redattore Sociale
La provocazione arriva da Francesca Danese, presidente del Forum del terzo settore del Lazio, che chiede ai candidati sindaco
della Capitale un impegno reale sul sociale. “Durante la pandemia, senza le reti sociali, Roma non avrebbe retto. Ora vogliamo
avere un ruolo”
ROMA – Le parole d’ordine sono “coprogrammazione” e “coprogettazione” insieme agli enti di terzo settore presenti sul territorio: “in altre parole, vogliamo pesare sulle decisioni e in particolare quando si decidono le risorse da mettere in bilancio su Roma. Dobbiamo tornare ad avere un ruolo nelle scelte reali. Il prossimo sindaco di Roma ce lo dimostri mettendo come assessore al Bilancio qualcuno proveniente dal mondo del sociale”. A lanciare la provocazione è Francesca Danese, presidente del Forum Terzo settore del Lazio in vista delle amministrative dal prossimo 3 e 4 ottobre che decideranno la nuova giunta capitolina.
“Per un cambiamento vero il welfare deve diventare un tema trasversale a tutti gli assessorati. In questi anni abbiamo scritto anche lettera alla sindaca Raggi, in cui dicevamo di essere disposti, come terzo settore, a fare formazione gratuita ai dirigenti degli assessorati, ma non abbiamo mai ricevuto risposta – dice Danese -. Anche la cultura deve tornare al centro, tutte le reti che producono benessere attraverso la cultura devono avere una giusta collocazione e giuste risorse. Dobbiamo coprogrammare interventi sul verde, su l’etica e l’estetica della città, anche attraverso l’ausiliodelle cooperative di tipo b”.
Roma oggi “non ha una casa del terzo settore, uno spazio cioè dove possono stare e lavorare insieme le associazioni, anche le più piccole – continua la presidente del Forum -. Su tutte le situazioni emergenziali, c’è stato un salto di democrazia in cui i corpi intermedi non sono mai stati ascoltati. Si sono perse le possibilità di progettazione condivisa, si sono perse anche risorse a causa di questo scollamento”.
Danese si dice sorpresa nell’aver letto nel programma elettorale di Virginia Raggi che la sindaca, se rieletta, vorrebbe implementare “forme di co-programmazione, co-progettazione e partenariato rafforzando e mettendo a sistema le forme di collaborazione avviatesi durante l’emergenza Covid-19”. “In questi anni non ci ha ascoltato. – afferma – Se non fosse intervenuto il terzo settore durante la pandemia Roma non avrebbe retto. Abbiamo chiesto noi al Comune i soldi non spesi dal 2015 per creare delle card da dare alle persone in difficoltà. Così, invece del pacco alimentare, potevano andare a comprarsi le cose di cui avevano bisogno”.
Sul piano dell’accoglienza mancano ancora i posti letto e strutture adeguate: “basta separare le famiglie dei richiedenti asilo, mamma e bambino da una parte e padre da un’altra – aggiunge -. Ancora non siamo riusciti a realizzare a Roma un centro per transitanti. Inoltre, il prossimo sindaco deve impegnarsi a cancellare la delibera sulla residenza per i senza fissa dimora che tanti danni ha creato”. Tra le altre richieste del Forum: “potenziare il servizio pubblico e rendere la vita più semplice alle donne di questa città. Infine c’è la questione abitativa su cui bisogna lavorare, anche con scelte oculate su patrimonio”.