“LA PROSSIMA VITTIMA POTREBBE ESSERE LA COOPERAZIONE SOCIALE”. LA LETTERA APERTA DEL FORUM DEL TERZO SETTORE del LAZIO a CINQUE QUOTIDIANO
Qui la lettera aperta a Giuliano Longo, direttore del giornale Cinque Quotidiano della portavoce del Forum Terzo Settore del Lazio, che lancia l’allarme sulle conseguenze gravissime dell’emergenza sanitaria che si sono abbattute sul mondo dellla Cooperazione sociale, settore fondamentale presente e operativo in una miriade di campi, dalla cura e aiuto alla persona al lavoro, dalla cultura all’ambiente e molto altro.
“Questa mia lettera ha l’obiettivo di raccontare ai cittadini dei nostri territori la volontà di restare accanto alle famiglie, alle singole persone, attraverso i numerosi servizi e attività a loro rivolti.
Non posso, però, non segnalare le difficoltà che stiamo affrontando, infatti l’emergenza sanitaria in corso, rischia di dare il colpo di grazia ad un settore già in grande difficoltà: le Cooperative sociali sono arrivate a questa fase stremate da anni di crisi economica, in cui hanno cercato con tutte le energie di mantenere il più possibile stabile l’occupazione.
Dall’esplodere dell’emergenza le cooperative sociali non si sono mai fermate, hanno lavorato a ritmi a volte disumani per continuare ad assicurare servizi alla collettività, garantendo al contempo la sicurezza di lavoratori e utenti, spesso in rete anche con le associazioni di volontariato e di promozione sociale.
Hanno dovuto tempestivamente affrontare una completa riorganizzazione gestionale, riformulare i servizi, aggiornare le procedure di sicurezza, formare gli operatori, predisporre piattaforme e strumenti operativi per il lavoro a distanza, sostenendo inoltre un incremento enorme di costi per l’approvvigionamento dei DPI.
A fronte di tutto ciò e nonostante alcune misure normative finalizzate a salvaguardare questo settore – ad esempio l’Art.48 del Decreto “Cura Italia” – solo in rari casi le Cooperative sociali hanno potuto fatturare i servizi del mese di marzo e, ad oggi, ancora non sanno come procedere per quelli di aprile.
Con una riduzione stimata di circa il 30-40% dei fatturati e l’incertezza sulla ripartenza dei servizi, anche il ricorso agli ammortizzatori sociali potrebbe non bastare per garantire la tenuta delle imprese.
Ad oggi, le ragionerie dei vari Municipi di Roma e anche di altri Enti locali non riconoscono i servizi riformulati, bloccando la fatturazione e non permettendo di conseguenza alle Cooperative di avvalersi delle anticipazioni bancarie per far fronte ai problemi di liquidità.
Pur comprendendo il momento di incertezza e la preoccupazione dei Comuni rispetto alla riduzione delle risorse disponibili, non è possibile pensare di fare cassa tagliando servizi essenziali alla collettività o non permettendo la fatturazione di quelli già prestati dalle imprese nei mesi di marzo ed aprile 2020.
Quello che si risparmia oggi, nei servizi sociali, purtroppo diventerà un maggior costo domani. Oltre all’utenza già in carico, ci saranno altri soggetti fragili di cui prendersi cura: gli operatori delle nostre Cooperative.
Numero cooperative | Valore della produzione | Addetti |
1.386 | 1.231.979.664 | 37.070 |
Cooperative sociali attive nel Lazio, con bilancio disponibile negli ultimi due anni
Secondo i dati INPS, la percentuale di lavoro a tempo indeterminato nelle Cooperative sociali è superiore al 70% e in costante crescita. Si tratta in prevalenza di un’occupazione femminile, con migliaia di persone svantaggiate occupate nell’erogazione di servizi.
Le Cooperative sociali sono imprese che mettono al centro le persone, che contrastano le disuguaglianze nell’accesso ai diritti e al lavoro, che riducono al massimo la distanza tra gli stipendi degli impiegati e dei dirigenti, che promuovono l’occupazione femminile e le pari opportunità e che costruiscono opportunità di lavoro inclusive per le persone svantaggiate. Imprese che rischiano di pagare un prezzo troppo alto in questa emergenza, sommatasi alle difficoltà del mancato adeguamento delle tariffe dei servizi al CCNL vigente – rinnovato lo scorso 21 maggio e che prevede, a regime, un incremento medio del 6% del costo del lavoro – ai ritardi di pagamento endemici della P.A. e alle gare dei servizi sottocosto.”
Francesca Danese
Portavoce Forum Terzo Settore del Lazio
QUI la lettera al giornale: https://www.cinquequotidiano.it/2020/05/16/la-prossima-vittima-potrebbe-essere-la-cooperazione-sociale-la-lettera-del-forum-del-terzo-settore/#