A Roma si discute di come i migranti imparano l’italiano. Grazie al non profit! 27 febbraio 2020, Roma
Comunicato stampa
PERCHÈ I MIGRANTI STUDIANO L’ITALIANO?
DOVE E CON CHI?
C’è il giovane richiedente asilo che ha fretta di imparare. La lavoratrice dell’Est che, perfezionando la conoscenza dell’italiano, spera di trovare un lavoro migliore. La mamma, arrivata grazie al ricongiungimento familiare, che ha bisogno di parlare con gli insegnanti dei figli a scuola. L’immigrato con un alto livello di istruzione, che parla più lingue, ma non ancora l’italiano…
L’Osservatorio “Per la formazione dei migranti nel Lazio”, istituito dall’Università degli Studi Roma Tre con la Rete Scuolemigranti, è utile per cogliere il desiderio di crescita e integrazione che anima chi si impegna a studiare la lingua italiana. Questo originale punto di vista è offerto dall’indagine IREF che, per il secondo anno consecutivo, esamina il profilo di 5.800 iscritti ai corsi di italiano gestiti dal volontariato nel Lazio (www.scuolemigranti.org/osservatorio).
Si segnalano alcuni bisogni forti, che la scuola pubblica degli adulti (CPIA) non riesce a soddisfare: gli analfabeti privi di istruzione, le persone con competenze elevate poco spendibili in Italia, la platea dei migranti irregolari che vogliono conoscere la lingua e la nostra cultura.
Per tutti gli adulti è comunque faticoso studiare, per questo le scuole del volontariato inventano vari metodi che incoraggiano la frequenza. Alcune realtà romane si raccontano: la scuola fondata dal Sant’Egidio a Trastevere (3.200 allievi all’anno); a via Giolitti un’altra grande scuola gestita dalla Casa dei Diritti Sociali (1.500 allievi); la scuola Penny Wirton a Casal Bertone offre una scrivania e un docente per ogni allievo; Asinitas a Torpignattara ha generato la Scuola delle donne del Bangladesh (Centro Miguelim), dove si impara molto di più della lingua.
Di tutto questo si parlerà nell’evento
A scuola anch’io. Migranti adulti e apprendimento della lingua
27 febbraio 2020 ore 15:00 – 19:00
Via Milazzo, 11 Aula Volpi, Università degli Studi Roma Tre – Roma
Scuolemigranti, con 93 associazioni e 130 sedi di corso, ha una presenza capillare nei territori del Lazio. Riesce a intercettare le esigenze formative di persone provenienti da 147 Paesi, con lingue, tradizioni e condizioni di vita diverse.
L’Osservatorio “Per la formazione dei migranti nel Lazio” è ormai uno strumento consolidato per mappare l’offerta di corsi gratuiti di italiano, rappresentare le molteplici esigenze degli allievi, sperimentare e diffondere pratiche innovative.
Ancora una volta la società civile risponde a problemi urgenti e può suggerire politiche appropriate al sistema pubblico di istruzione e formazione. Di seguito il programma completo: programma Migranti adulti e apprendimento della lingua
Comunicazione Istituzionale
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