L’alimentazione ai tempi dell’Expo: a Roma torna AlimenTiAmo
Il tema dell’ alimentazione torna anche a Roma attraverso “AlimenTiAmo la conoscenza”, progetto promosso dal Forum TS Lazio e finanziato dalla Regione.
Il 27 aprile si è tenuto il primo workshop dedicato al progetto “Cibo a Welfare. AlimenTiAmo la conoscenza” promosso dal Forum del Terzo Settore Lazio con il contributo della Regione. Dopo il convegno di presentazione dello scorso 23 marzo in Campidoglio, a pochi giorni dall’inizio di Expo 2015 anche a Roma l’alimentazione è diventato punto focale di discussione. Il workshop si è aperto nella verde cornice di Villa Lazzaroni, nel Municipio VII. Come già anticipato nel dibattito del mese scorso, il territorio è il punto da cui ripartire nel rilancio del tema dell’alimentazione e, dunque, la periferia una risorsa da “sfruttare” e sensibilizzare.
È proprio la “sensibilizzazione” il termine chiave della mattinata che si prospetta, fin dall’inizio, una opportunità di discussione e organizzazione tra chi questo progetto ha contribuito ad alimentarlo. Il finanziamento della Regione è un segno tangibile del fatto che le istituzioni abbiano creduto nell’idea presentata: aiutare – parlandone – enti locali, persone comuni, organizzazioni e scuole a comprendere che benessere e alimentazione sono due temi strettamente collegati e a far diventare quest’ultimo parte integrante del Welfare. L’obiettivo che il Terzo Settore si è posto è stato proprio coinvolgere, in primo luogo, le istituzione e “fargli sapere”.
Il primo intervento, di Giacomo Lafranca – promotore del progetto – parte dalle parole pronunciate da Papa Francesco riguardo la ridistribuzione delle terre, a livello mondiale, per l’agricoltura. I temi correlati a quelli dell’alimentazione, per portare avanti un percorso di educazione ad essa, sono tanti e ampi: dall’analisi della globalizzazione (rappresenta un processo evolutivo o è stata distorta?) all’agricoltura (bisogna interrogarsi se gli strumenti usati per l’aumento della produzione – ogm, agricoltura intensiva – siano quelli giusti per metterla in atto), ai temi soprattutto italiani come gli orti sociali, i mercati contadini (che mostrano fermento soprattutto in risposta alla crisi).
Specifico anche il discorso di Angela Gentili, biologa nutrizionista: “quel che vogliamo è creare sinergia per valorizzare i nostri territori e ciò anche, e soprattutto, attraverso il coinvolgimento di assessori e politica”. L’incontro è, per lei, motivante in tal senso. “Io credo molto nel fare, più che nel parlare. Ad esempio, se si capisse realmente l’importanza dell’alimentazione nel quotidiano, ogni Municipio potrebbe – e dovrebbe – trovare all’interno del suo territorio un piccolo spazio per la coltivazione”.
Le parole di Alessandro Bozzini, agronomo ed ex consulente FAO, si dirigono nella stessa direzione di quelle dei precedenti relatori: “c’è un modo di affrontare i problemi che dev’essere maturato. Sappiamo poco di cose che sono importantissime e tanto di argomenti più futili e passeggeri. Sono contento di essere qui, perché questi incontri dimostrano che far capire un tema come l’alimentazione è qualcosa di centrale oggi. Ci troviamo in un contesto generale che non vuole problem solving”. Chi ha la possibilità di prendere iniziative concrete, a livello istituzionale, va dunque spinto a farlo e questo progetto è in tal senso, a suo dire, fondamentale ma non di così semplice attuazione.
Marta Zaccardi, psichiatra esperta di alimentazione, ripropone il tema fra le generazioni. L’alimentazione tra i bambini e gli anziani è un concetto da non sottovalutare: tante malattie sarebbero infatti prevenibili attraverso un’attenta cura riguardo ciò che si mangia. Particolarmente utili le testimonianze delle associazioni Odontocoop, Cerealia e della gelateria Splash. “Dal mondo dei cereali si genera un’economia pazzesca, fatta però di luci e ombre. Noi di Cerealia cerchiamo di coinvolgere anche le piccole realtà e così siamo riusciti a creare un dialogo coi mercati contadini e altri soggetti. Abbiamo accolto con entusiasmo questo progetto e pensiamo che sia, si, importante il coinvolgimento delle istituzioni ma che prima di questo sia necessario creare una rete organizzativa che parta dal basso, perché alle istituzioni purtroppo importano anche i numeri di quanti sono coinvolti”. Simonetta Cervelli, della Gelateria Splash porta al tavolo di discussione la sua personale esperienza nel cercare di riportare al centro del discorso il tema in questione “da tempo organizziamo giornate in cui offriamo gelato gratis ai bambini e facciamo loro vedere come si prepari. Già, però, quando si richiede un piccolo attivismo (la necessità, ad esempio, degli insegnanti di accompagnare i bambini) questo non riesce”. Paola Sarcina, di Cerealia, incalza: “il problema è che oggi si mangia nei fast-food, nei centri commerciali.. Ma è questa la cultura dell’alimentazione che vogliamo trasmettere? Oggi non esiste più la dieta mediterranea. È anche vero che in parte c’è, fortunatamente, una presa di coscienza da parte dei consumatori che si recano magari ai mercati contadini. Però è ancora un mercato di nicchia”.
Il progetto AlimenTiAmo fa parte della campagna Alimentare la Vita lanciata dal Forum per far nascere la Casa dell’Alimentazione e, come tutti gli interventi hanno ribadito, il proposito di questo e dei futuri incontri è uno: non teoria ma, appunto, la creazione di linee guida. Insomma, una chiara progettualità per il futuro. L’incontro del 27 aprile è servito, quindi, proprio a chiarire le linee programmatiche, nell’attesa dei prossimi tavoli di concertazione e di risposte dal mondo delle associazioni e della politica.
Fonte: openmag.it