Ostia: la lotta per la legalità della Cooperativa Sociale Le Tamerici
Inizia la bella stagione, arriva il caldo, il sole e già si inizia a pensare al mare. La storia della cooperativa sociale “Le Tamerici” per rientrare in possesso degli spazi loro spettanti sul lungomare di Ostia inizia, però, più di un mese fa. Come ci spiega la Presidentessa Tiziana Petrelli, la cooperativa sociale ha partecipato alla gara di assegnazione delle spiagge libere del lungomare aggiudicandosi la gestione della spiaggia per tre anni. Dopo anni di partecipazione ai bandi, lo scorso marzo la cooperativa riusciva finalmente a vedersi assegnata la gestione dei servizi balneari: “non capivamo perché, dopo aver regolarmente vinto il bando, non riuscivamo ad ottenere lo spazio che ci spettava e così ci siamo rivolti al Direttore del Municipio, Claudio Saccotelli”.
Così, dopo richieste di incontri e chiarimenti, la cooperativa è venuta a conoscenza del vero problema: i vecchi gestori della spiaggia non avevano riconsegnato le chiavi. “Noi sappiamo bene come funziona: una volta scaduto il periodo di gestione, la prima richiesta è la riconsegna delle chiavi. Un anno fa per un tempo limitato di 40 giorni ci è stata affidata, tramite subentro, la direzione di una spiaggia. Al 40esimo giorno abbiamo ovviamente dovuto lasciare l’area, la cui gestione non ci spettava più. Quando perciò sono riuscita a capire che il motivo del ritardo nell’attuale assegnazione risiedeva nella mancanza di quest’atto, mi sono impegnata per ottenere un verbale”.
Nel momento di recarsi a fare un sopralluogo dei locali, la cooperativa ha chiesto di andare con qualcuno dell’amministrazione. “Quando è giunto il momento di andare ad aprire il chiosco, vista la situazione prospettata, non sapevo cosa trovare. E, infatti, abbiamo trovato di tutto”. A questo punto le istituzioni hanno lasciato alla cooperativa il “compito” di contattare i precedenti gestori per richiedere lo sgombero del chiosco. In un periodo in cui di cooperative sociali si è parlato in toni non edificanti, “Le Tamerici” ha dimostrato la voglia di fare della giustizia e della legalità il punto di partenza di tutte le proprie azioni. E, così, ci racconta la Petrelli “mi sono messa in contatto con Eugenio De Crescenzo, vice-presidente regionale di AGCI Lazio.
Grazie a lui siamo riusciti a ottenere il supporto dell’amministrazione e, a seguito di un incontro con il nuovo comandante dei vigili Antonio Di Maggio, si è mosso tutto”. Il “tutto” di cui parla la Presidentessa è iniziato con lo sgombero del chiosco, alla presenza dei vigili, ed è continuato con l’entrata in scena dei vecchi gestori che, fino a quel momento non avevano mostrato interesse per la situazione. “Quando abbiamo iniziato a svuotare il chiosco si sono presentati perché rivolevano le loro cose. E la cosa mi sembra sensata. Poi, però, hanno iniziato a dire che il chiosco era loro e, ovviamente, questo è impossibile. Il chiosco appartiene al Municipio e anche la nostra è una gestione, non diventiamo proprietari dello spazio”.
L’odissea della cooperativa è continuata quando, di fronte a questo diniego, i nuovi gestori hanno dovuto fare i conti con atti provocatori come il danneggiamento delle piante. Anche di fronte a questo nuovo problema, la Presidentessa ci mostra la forza di un’organizzazione che non si è mai lasciata abbattere in questo ultimo mese; nonostante la cooperativa conti 140 dipendenti e questa situazione le abbia comportato anche danni, ha combattuto affidandosi ai valori di cui il mondo del Terzo Settore si è sempre fatto portavoce, dimostrandosene in questo modo un esempio concreto. “Ques’atto non ci ha minimamente spaventato. In fondo, noi, nel mondo del giardinaggio ci lavoriamo e il nostro valore principale è quello dell’inclusione sociale. Quindi ci siamo rimboccati le maniche per riuscire finalmente a partire col nuovo progetto. Quel che vorrei sottolineare è che, in tutta questa storia, la mia è stata una provocazione contro l’illegalità e abbiamo ottenuto la vittoria grazie alla nuova Giunta e soprattutto all’AGCI che ci ha fortemente sostenuto”.
Così può finalmente iniziare anche la stagione balneare della cooperativa “Le Tamerici”, che darà lavoro a numerose persone provenienti da realtà di fragilità sociale.
Sono queste le storie del Terzo Settore che ci piace raccontare.
Cristina Panzironi