Effetti collaterali di un FAMI
Un protocollo d’intesa tra Trenitalia e Regione Lazio sta rendendo possibile la distribuzione sul territorio di migliaia di kit, oltre diecimila, con generi di conforto e snack da parte delle Unità mobili di associazioni del Forum del Terzo settore del Lazio che, a sua volta, ha preso in carico quel materiale dalla Protezione civile. I destinatari sono persone migranti e famiglie con minori che vivono sotto il livello di povertà. Tutto ciò è stato reso possibile grazie alla legge anti-sprechi, una norma del 2016 nota anche come legge Gadda, dal nome della deputata che firmò la proposta. Lo spreco alimentare nel nostro Paese ha un valore di circa 13 miliardi di euro, tonnellate di cibo che potrebbero aiutare tantissime persone ad avere un pasto assicurato a fine giornata e moltissimi esercenti a non buttare via gli alimenti in esubero. Fino al 19 agosto del 2016, le procedure burocratiche rendevano le donazioni delle eccedenze una corsa ad ostacoli per Onlus e associazioni che si occupano delle fasce di popolazione più fragili.
Ma la distribuzione è anche un effetto collaterale di un Fami poiché i beneficiari sono gli stessi e la triangolazione Trenitalia-Regione-Protezione civile e Forum è lo stesso schema di sinergia privato-pubblica amministrazione-enti di terzo settore che è un altro obiettivo del progetto.
Chi segue l’attività del Forum del Terzo settore del Lazio sa già che il progetto Porte Aperte-Fami (il nome per esteso è P.orte A.perte PA.rliamo e PA.rtecipiamo) è immaginato “per sostenere la popolazione immigrata dal punto di vista socio sanitario, nel quadro di un sostegno complessivo alla popolazione vulnerabile, resa ancor più fragile per gli effetti della pandemia”. Inoltre, il progetto si propone di sostenere e supportare i Comuni attraverso interventi formativo/informativi rivolti a operatori e amministratori e diffusione di buone pratiche. Quest’ultimo è proprio il compito del Forum (che opera insieme ad UNCEM, EURES, Istituto di Medicina Solidale, Esercito della Salvezza e Federconsumatori Lazio) che interviene a proposito di coprogettazione, con lo scopo di fornire ai funzionari e ai dipendenti delle P.A. gli strumenti necessari per la conoscenza e la corretta applicazione del nuovo codice del Terzo Settore; e sulla gestione dei conflitti, destinata a operatori dei servizi, finalizzata a fornire strumenti e conoscenze relative alle abitudini sociali, culturali e religiose delle popolazioni presenti sul territorio.
Più in generale per le persone migranti e la popolazione fragile sono stati attivati interventi di Primary care and nursing e prestazioni socio-sanitarie, oltre che forniti strumenti concreti di integrazione socio-economica e accesso alla totalità dei servizi universali (sanità, istruzione, ecc.). Inoltre, è attivo un centro diurno nel comune di Roma, nel quale operatori istruiti e preparati da una formazione ad hoc, svolgono attività di sostegno alle famiglie.
Inoltre, è messa a disposizione dei destinatari la Vedetta civica, una nuova figura professionale, con il compito di formare le PA locali con un’azione mirata, divenendo punto di riferimento per il territorio, assumendo la funzione di collegamento fra i beneficiari diretti e indiretti ossia che assiste i cittadini per tutto ciò che riguarda consumi, utenze e servizi (bollette pazze, banche mutui, assicurazioni, malasanità condomini, inadempienze contrattuali), oltre che informare su contenuti DPCM e su provvedimenti e leggi inerenti lavoro e occupazione.