Presentazione del libro: La famiglia del III Millennio Tre millenni di famiglie
La famiglia, centrale nel dibattito anche politico contemporaneo, si presenta a chi la guardi in tante forme diverse, ciascuna condizionata nella sola esperienza che di essa se ne è avuta e se ne ha. Per questa ragione, appare necessario fare della famiglia il cuore di un dibattito da condurre con il rigore proprio della ricerca scientifica, il supporto imprescindibile dai dati e i linguaggi della divulgazione, così da coinvolgere nel dibattito strati di popolazione quanto più possibile numerosi e diversificati.
Il Papa sostiene, con ostinato candore, che si deve difendere la famiglia naturale. Ma cosa intende per natura, viene da chiedere. Ogni normativa sociale, se guardiamo bene, va contro natura. Nel mondo naturale il più grosso mangia il più piccolo, il più robusto schiavizza il più debole, le madri si accoppiano con i figli, i padri con le figlie, i fratelli con le sorelle. In natura non esiste morale, se per morale intendiamo prescrizioni che gli uomini si scelgono per vivere nello stesso Paese, nella stessa città, nella stessa casa, senza scannarsi a vicenda. Proprio per difendere la famiglia artificiale creata dall’uomo, sono state stabilite discipline che impediscono il vivere selvaggio del nucleo originale: l’incesto per esempio, presente in tutte le specie, anche nell’uomo, addirittura ammesso in certe circostanze storiche – vedi gli antichi egiziani – è stato proibito, come racconta bene Malinowski, per permettere alle prime tribù di espandersi, andare a cercare altre tribù, intrecciare rapporti e quindi aprire scambi di idee, di conoscenze, di esperienze. (Dacia Maraini)