Il 30 gennaio si è aperta la seconda Porta sociale. Ve lo raccontiamo
La musica come comunicazione nel processo di crescita personale
Sabato 30 gennaio l’apertura della seconda Porta sociale
Presentazione
Il 30 Gennaio scorso si è aperta la seconda Porta sociale, un’altra tappa del percorso che il coordinamento del progetto Giubileo per i Romani (oltre 40 tra reti e singole organizzazioni del Terzo Settore), ha delineato e programmato lungo l’arco dell’intero Anno Santo.
Siamo a Porta Portese, a pochi passi da Trastevere, una zona che qualcuno definisce “il cuore vintage di Roma”, soprattutto per il noto mercato domenicale, nato nel dopoguerra come nuova sede della borsa nera, e dove oggi i numerosi romani e turisti che lo frequentano possono trovare veramente di tutto! Un quartiere che però presenta anche diversi problemi e disagi per i cittadini, in particolare, a livello urbanistico e di servizi.
È sabato mattino, nei pressi della porta monumentale, si è formato un folto gruppo di persone, alcune già si conoscono, altre si incontrano per la prima volta. Come ne “Il Pifferaio magico” è la musica che le ha guidate e che ora le unisce, accogliendole davanti alla Porta sociale dell’Associazione di Musicoterapia Fedim* e della Scuola di musica Najma. Sono i brani interpretati dal gruppo di docenti e studenti della Swingband e i canti popolari ciociari eseguiti dalla Band Etnica della scuola, che attraggono la nostra attenzione, ci inducono a muoverci, a canticchiare, a godere dell’ascolto in compagnia, a fermarci lì per stare insieme 2-3 ore, mentre intorno continua il solito “tran tran” del sabato romano, sempre un po’ frenetico e trafficato.
Ed è sempre la musica che ci accompagna quando il presidente Stefano Martini e la vicepresidente Nadia Facchielli aprono la Porta di Fedim e ci invitano ad entrare per osservare o partecipare attivamente a un setting di musicoterapia, ovviamente non terapeutico ma puramente dimostrativo.
Un grande tappeto sul pavimento e sopra tanti strumenti etnici, diversi mai visti prima. La loro forma già evoca qualcosa di arcaico, di misterioso ed attraente allo stesso tempo. L’istinto ci fa scegliere quello che sentiamo più nostro o che ci incuriosisce di più e in un attimo l’ensemble crea, comunica senza proferire parola, attraverso i suoni. L’energia sviluppatasi e le vibrazioni propagate dagli strumenti e dalle voci in crescendo ci raggiungono, ci pervadono e tirano fuori le nostre emozioni, i nostri vissuti, ci svelano una parte di noi, della nostra personalità che probabilmente non conoscevamo o era rimasta chiusa nel profondo.
“Si tratta di strumenti scelti appositamente per il loro simbolismo arcaico, che risale alle origini dell’umanità. Essi riconducono ai cd “riti di passaggio”, ossia le fasi fondamentali di trasformazione dell’individuo: la nascita, l’età adulta che abilita a diventare guerrieri o al matrimonio e quindi alla procreazione, e infine la morte”. Spiega brevemente Stefano Martini, e aggiunge “l’intensità, la frequenza, il timbro, il ritmo, sono i parametri della musica che il musicoterapeuta professionista utilizza per delineare diagnosi e interventi terapeutici”. “Il progetto Giubileo per i Romani vuole offrire ai cittadini presidi stabili che non chiuderanno al termine dell’anno giubilare, luoghi dove la precarietà e il disagio possano trovare un’adeguata risposta e per questo ha riunito oltre 100 organizzazioni romane”.
La musica è dunque espressione di sè, è creazione, è emozione e può rompere quei silenzi che a volte riempiono la vita delle persone, di quelle che non hanno voce, di quelle che urlano ma senza ricevere risposta.
Rita Mazzeo
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*Fedim è un’associazione che si occupa di disagio nei suoi diversi aspetti e stadi, in bambini, adolescenti e adulti, a livello sia di prevenzione che di riabilitazione, attraverso la disciplina della Musicoterapia.
Video dell’evento
LE NOTE E I SILENZI
La musica come comunicazione nel processo di crescita personale
Sede dell’evento
Piazza di Porta Portese, 7 (in corrispondenza di Ponte Sublicio) – Roma Trastevere
Dalle ore 10.30 alle ore 11.30
Flash-mob della swingband Najma
Flash-mob della band etnica di Najma
Finale con setting di Musicoterapia della Fedim
Porta sociale di Fedim e Najma – Programma sintetico dell’evento
L’apertura è programmata per il 30 gennaio 2016 – alle ore 10.30
L’appuntamento è per le ore 10.00 in Piazza di Porta Portese 7.
Illustreremo con le immagini e con la musica (e non con le parole) quella che è la nostra attività. Quindi ci divideremo in due gruppi: il primo, quello della Fedim, accompagnerà, cantando e suonando, le macchine da ripresa davanti alla porta verde dell’associazione.
A quel punto, dalla vicina porta del laboratorio, suonando e cantando (con le vocalist e i musicisti al seguito), uscirà il gruppo musicale di Najma e si disporrà assieme ai musicisti della Fedim.
Subito dopo il presidente aprirà tutte e due le porte e inviterà le telecamere a seguirlo fino alla stanza del pianoforte dove sarà già stato allestito un setting di musicoterapia.
Tutti quelli che vorrano entrare si disporranno in cerchio attorno agli strumenti adagiati in terra. Chi lo desidera ne prenderà uno (in silenzio assoluto) e si inizierà un’improvvisazione musicale dove non è richiesta alcuna competenza specifica.
Tutta l’azione durerà al massimo 20 minuti.
Le cineprese si spengono e in sede di montaggio si uniranno foto e video delle attività di Fedim e Najma.
Commenti
L’attività di FEDIM e NAJMA sono rivolte a contrastare i disagi utilizzando la musica con interventi a livelli variabili, a seconda della gravità del disturbo.
Tali livelli sono essenzialmente due, quello utilizzato da NAJMA attraverso lo strumento dell’educazione speciale e quello utilizzato da FEDIM attraverso lo strumento della riabilitazione primaria e secondaria.
Tutte e due le Associazioni, che spesso lavorano in sinergia, si occupano essenzialmente dei problemi dell’età evolutiva e dell’età senile.
I problemi dell’età evolutiva trattati dalla FEDIM con risultati evidenti sono l’ADHD (Sindrome da Deficit di Attenzione e Iperattività), i DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento), il DGS (Disturbo Generalizzato dello Sviluppo) ma anche i più generici disturbi dell’apprendimento (deficit dell’attenzione e ipercinesia), del comportamento (bullismo, dispersione scolastica, aggressività, abuso). I casi più seguiti rimangono quelli rientranti nello spettro autistico.
Risultati molto soddisfacenti, atti a ritardare gli esiti delle patologie degenerative dell’età senile, sono stati ottenuti con i casi di demenza senile e Alzheimer. Con l’aiuto di apparecchiature medicali e di medici neurologi sono stati evidenziati benefici anche nei malati di Parkinson.
NAJMA si occupa dell’educazione speciale che, attraverso l’insegnamento della musica e la partecipazione ai suoi laboratori corali e bandistici, ottiene ottimi risultati nella carriera scolastica dei suoi allievi lavorando, a livello organico, sulla memoria e sulla capacità di calcolo e, a livello del comportamento, sulla proposizione di modelli relazionali indirizzati all’ascolto e alla condivisione.
Per informazioni
| Rita | Mazzeo | 3403053421 | staff.forumtslazio@gmail.com
| Paola | Springhetti | 3484723037 | paola.springhetti@cesv.org