Sicurezza alimentare. Il ruolo e le proposte della società civile e del Terzo Settore
Ancora oggi sono troppe le persone, specie le più fragili, che a causa del dilagare della povertà non sono in condizione di alimentarsi almeno una volta al giorno e devono ricorrere al soccorso alimentare di organizzazioni caritative.
È diffusa la consapevolezza che nel mondo l’alimentazione è ancora una sfida cruciale sul piano sociale, politico e umano.
È permanente la vigilanza sulla alimentazione come salute ed è diffusa propensione a considerare l’alimentazione come cultura e stile di vita e quindi come elemento fondamentale del benessere personale e di comunità.
Il Forum del Terzo Settore del Lazio unitamente a molte organizzazioni -dichiara Gianni Palumbo Portavoce del Forum del Terzo settore del Lazio- sta svolgendo un progetto con un finanziamento regionale per promuovere l’inserimento della Alimentazione tra le azioni di Welfare.
In particolare sta promuovendo il tema della Sicurezza Alimentare come inteso anche di recente dalla FAO e dal CESE -Comitato economico e sociale europeo-:
1. disponibilità quantitativa di cibo;
2. accesso fisico, economico e sociale;
3. utilizzo corretto;
4. stabilità nel tempo di: disponibilità, accesso ed utilizzo.
“Il Forum del Terzo settore -dichiara Gianni Palumbo- considera come suo diritto intervenire e prendere la parola su tutte le dinamiche relative all’alimentazione, considerando il diritto all’alimentazione e al benessere nutrizionale tra i fondamentali diritti umani.
Per tutte queste ragioni -dichiara Gianni Palumbo Portavoce del Forum del Terzo settore del Lazio- chiediamo che nella legge che prenderà vita dalla Pdl regionale n° 88 si faccia esplicito riferimento all’alimentazione come una delle Politiche di welfare da dover perseguire non essendo sufficienti i pur importanti e necessari interventi a favore delle mense caritative.”
A tal fine si propone l’inserimento del seguente articolo:
art. n°….. Politiche per la sicurezza alimentare.
“Il sistema integrato, al fine di favorire le famiglie, i singoli e i nuclei di persone in stato di bisogno, anche temporaneo, connesso a carenze alimentari, con particolare riferimento ai nuclei familiari numerosi, o composti solo da madre o padre e bambino, o con persone con disabilità, o con persone anziane o non autosufficienti in condizioni economiche disagiate, promuove l’integrazione tra le politiche d’inclusione sociale e le politiche per la corretta alimentazione promosse dalla FAO in particolare relativamente alla disponibilità quantitativa di cibo, all’accesso fisico, economico e sociale ed al suo utilizzo corretto.”
Roma 21 luglio 2015
Ufficio Comunicazione
331-5391228