Pietro Barbieri: verso il “reddito di inclusione sociale”
La mattina del 17 marzo si è tenuto a Palazzo Chigi, alla presenza del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, un incontro richiesto dall’Alleanza contro la Povertà, rappresentata da Acli, Caritas, Forum Terzo Settore, Confcooperative, Cgil, Cisl e Uil. Durante l’incontro, al quale ha preso parte anche il professor Cristiano Gori dell’Università cattolica di Milano, le associazioni hanno esposto i contenuti della proposta Reis (Reddito di inclusione sociale) al Sottosegretario Delrio il quale ha accolto il progetto ribadendo che le tematiche affrontate e le proposte verranno considerate con grande attenzione.
“Con l’incontro di stamane a Palazzo Chigi con il sottosegretario alla Presidenza del consiglio Graziano Delrio si è aperta una strada nuova. È la prima volta in tanti anni che riusciamo ad avere un confronto col Governo sul tema della povertà assoluta”. Lo dichiara all’agenzia Sir il portavoce nazionale del Forum del terzo settore, Pietro Barbieri, al termine dell’incontro a cui hanno partecipato anche i rappresentanti di Acli, Caritas, Confcooperative e dei sindacati Cisl, Cgil e Uil. “Ciò che è avvenuto oggi è un buon viatico per costruire la speranza di raggiungere presto l’obiettivo, che è quello di dare un aiuto a coloro che si trovano in condizione di grande povertà”, ha proseguito Barbieri, sottolineando che “a questo punto ci vuole la buona volontà di tutti, a partire dal Governo, perché la proposta del Reis, Reddito di inclusione sociale, ormai c’è ed è molto articolata. Apprezzo il fatto che Delrio si sia preso l’impegno di fare una valutazione di merito sulla proposta stessa e subito dopo riconvocarci, per capire insieme quale percorso mettere in campo”. Concretamente, il Reis si dovrebbe tradurre in un aiuto pubblico alle famiglie più povere consistente nella differenza tra il proprio reddito del momento, commisurato con i carichi familiari, e la soglia definita dall’Istat per la cosiddetta “povertà assoluta”. I soggetti che hanno dato vita alla “Alleanza contro la povertà”, che questa mattina ha incontrato a Palazzo Chigi il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri Graziano Delrio, sono numerosi e di diversa estrazione socio-politica e culturale, “ma – spiega Barbieri – accomunati dall’intento di far uscire dalla povertà assoluta numerosissime famiglie italiane, tra l’altro aumentate esponenzialmente con la crisi degli ultimi anni”. Queste le sigle che hanno dato vita alla “Alleanza”: Acli, Action Aid, Anci, Azione Cattolica, Caritas Italiana, Cgil-Cisl-Uil, Cnca, Comunità di Sant’Egidio, Confcooperative, Conferenza Regioni e Province Autonome, Società di san Vincenzo de‘ Paoli, Fio-Psd, Fondazione Banco Alimentare, Forum nazionale del Terzo Settore, Jesuit Social Network, Legautonomie, Save the Children, Umanità Nuova-Movimento dei Focolari. Accanto ai “soci fondatori”, ci sono poi realtà che hanno deciso di aderire in quanto si riconoscono nei principi ispiratori. Si tratta di Adiconsum; Associazione professione in famiglia, Atd Quarto Mondo, Banco farmaceutico, Cilap Eapn Italia, Csvnet – Centri di servizio per il volontariato, Federazione Scs, Fondazione Banco delle opere di carità Onlus, Fondazione Ébbene, Piccola Opera Divina Provvidenza Don Orione, Unitalsi. Nella proposta al Governo presentata questa mattina dalla “Alleanza contro la Povertà”, si sottolinea come ormai sia indispensabile “l’aumento della platea di riferimento per l’applicazione del Reis (reddito di inclusione sociale), in quanto nel perimetro attuale stiamo facendo una operazione parziale su pochissime persone, mentre le sue dimensioni si sono molto ampliate”. Secondo il portavoce del Forum Terzo Settore, Pietro Barbieri, il reperimento dei fondi necessari (stimati in 15 miliardi nel primo quadriennio di applicazione), dovrebbe avvenire “attraverso vari strumenti: col meccanismo dei Fondi strutturali dell’Unione europea, attraverso la fiscalità generale, con una ‘vera’ spending review trovando risorse in una spesa pubblica attualmente molto elevata”. Le famiglie considerate in povertà assoluta in Italia si stima siano il 6,8% del totale e tale soglia di povertà cambia in base alle “macro-aree” dove vivono (nord-centro-sud), oltre che dal comune dove vivono (piccolo-medio-grande). La proposta presentata al Governo perciò tiene conto “delle notevoli differenze nel costo della vita in Italia”. Il Reis prevede anche l’offerta, oltre che di un aiuto economico, anche di servizi quali per l’impiego, disagio psicologico, disabilità, non autosufficienza, secondo il principio guida della “inclusione sociale”.